Consente di azzerare sostanzilamente le polveri sottili (-97% PM) e di abbattere le emissioni di ossidi di azoto (-75% Nox) e di anidride carbonica (-33% CO2) rispetto a un'auto a benzina.
Fonti: EMPA Report, ADACGrazie alle loro caratteristiche "eco", le auto a CNG possono circolare più liberamente nei centri città.
La combustione del gas naturale riduce del 50% i rumori rispetto al diesel, abbattendo l'inquinamento in città
Considerando una percorrenza di 12.000 km annui, consente un risparmio stimato in oltre 500 euro all’anno rispetto ad un’auto a benzina*, con un risparmio sul pieno che può arrivare fino al 60%**
Fonte *Adac, **EcomotoriHa un'ottima resa e costi di percorrenza contenuti: con un'auto a CNG puoi andar epiù lontano spendendo meno. |
Per le auto a CNG sono previste forti riduzioni o addirittura esenzioni sul bollo auto. |
L'automobilista che sceglie il CNG è tutelato da alti standard di sicurezza e collaudi approfonditi |
Le bombole CNG possono essere di vari tipi a seconda del materiale e delle diverse esigenze di volume e di ingombro, con garanzie di resistenza. Tutte sono dotate di valvole si sicurezza che minimizzano il rischio di incidenti |
Non vi è alcuna restrizione sul parcheggio delle auto a CNG. |
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nell'ultimo anno
Il gas naturale liquefatto (LNG) è la soluzione immediata per decarbonizzare i trasporti pesanti. Questo carburante alternativo consente infatti lunghe percorrenze a costi contenuti, riducendo drasticamente le emissioni inquinanti (-99% PM10, -60% NOx) e quelle climalteranti (-15% CO2)
FONTE: IVECO, Snam
A parità di energia fornita è più economico del diesel, emette meno emissioni sonore e consente di ottenere le medesime prestazioni e guidabilità. Il gas liquefatto può alimentare anche navi e treni, favorendo la decarbonizzazione anche dei trasporti marittimi e su rotaia, e può essere anche rinnovabile (bio-LNG), contribuendo alla gestione di rifiuti e scarti in un’ottica di economia circolare.
CNG è un acronimo che significa “compressed natural gas”, gas naturale compresso. Identifica il gas naturale per autotrazione, un carburante alternativo e più ecologico dei carburanti tradizionali, che può alimentare automobili, camion e bus. Forte di una tecnologia consolidata e all’avanguardia nel mondo, l’Italia è il primo mercato europeo per quanto riguarda la mobilità a gas naturale, con oltre 1 milione di veicoli attualmente in circolazione e una rete distributiva capillare e in crescita.
Considerando una percorrenza di 12.000 km annui, consente un risparmio stimato in oltre 500 euro all’anno rispetto ad una equivalente motorizzazione a benzina. Rispetto a un’auto a benzina, il risparmio sul pieno può arrivare fino al 60%
Puoi trovare una mappa completa di tutti i distributori CNG/LNG attivi cliccando qui.
Sulla mappa verranno evidenziate le stazioni di rifornimento "self-ready", non appena ci verranno segnalate.
Sì. Uno dei vantaggi più importanti dell’utilizzo del CNG come carburante alternativo per l’autotrazione è sicuramente la salvaguardia dell’ambiente: il gas naturale produce nettamente meno CO2 (fino a -30%), causa dell’effetto serra, e riduce drasticamente le emissioni più dannose per la salute, particolato (-97%) e ossidi d’azoto (-74%). Con il biometano, gas rinnovabile al 100% ottenuto grazie alla lavorazione di biomasse, come rifiuti organici o scarti agricoli e agro-industriali, si azzerano le emissioni di CO2 e la mobilità a metano diventa ancora più sostenibile.
Sì. La mobilità a CNG è in parte rinnovabile grazie al biometano, che scorre già nella rete gas italiana, con quantitativi destinati a crescere in futuro, portando a un’ulteriore decarbonizzazione della mobilità. Grazie anche agli incentivi destinati proprio all’utilizzo per autotrazione, entro il 2022 il CNG fornito dalle stazioni di servizio italiane potrebbe essere per il 30% biometano.
Grazie alle bassissime emissioni di inquinanti locali (PM e NOx), i veicoli a CNG godono di particolari agevolazioni sia in termini di tasse automobilistiche sia di accessi nei centri storici o in zone a traffico limitato. Ogni realtà locale però presenta le sue tipicità: è sempre utile informarsi tramite il sito del proprio Comune.
CNG e GPL vengono spesso confusi tra loro e identificati in maniera generica come “gas per autotrazione”, ma le differenze sono molteplici. Il CNG, o gas naturale, come dice la sua stessa definizione, non deve essere prodotto perché si trova già in natura ed è composto per la maggior parte da metano, che dopo un processo di purificazione viene utilizzato come carburante. Il GPL è un gas derivato dalla lavorazione del petrolio: una miscela di combustibili, principalmente propano e butano, e sottoprodotti del processo di raffinazione del petrolio greggio.
Per sapere quando deve essere effettuata la revisione bombole CNG, è necessario verificare se le bombole siano state omologate secondo la normativa nazionale (DGM) o secondo la normativa europea R110 ECE/ONU. Per le bombole omologate secondo la normativa nazionale (DGM), la revisione dell’impianto metano dell’auto dovrà essere effettuata ogni cinque anni. Per le bombole omologate secondo la normativa europea R110 ECE/ONU, la scadenza della revisione dipende dal materiale di costruzione: se le bombole sono interamente in acciaio (CNG1), in acciaio con cintura di rinforzo di resina (CNG2) e in acciaio con rivestimento completo sintetico (CNG3) il controllo va fatto ogni quattro anni. Invece per le bombole CNG4, di fibre composite, la prima revisione va fatta ogni quattro anni e le successive ogni due. Sul sito www.ilportaledellautomobilista.it è possibile trovare tutte le informazioni circa le tipologie di bombole CNG, le relative verifiche periodiche, le normative e i vari approfondimenti.